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Premiati i giovani poeti della Valtiberina

SANSEPOLCRO – Si è tenuta questa mattina, nella Sala del Consiglio comunale di Sansepolcro, la premiazione del “Concorso di Poesia Marco Gennaioli”, destinato ai giovani delle scuole e a quelli di età compresa tra i 19 e i 25 anni. L’iniziativa è stata organizzata dalla “Fondazione Marco Gennaioli”, il Comune di Sansepolcro e il “Centro Studi Mario Pancrazi”.

Nel pieno rispetto delle regole anti Covid, le presenze alla premiazione sono state contingentate. Gli studenti che hanno ricevuto il riconoscimento sono:

Categoria studenti delle scuole medie e superiori: 

1° Mirko Pucci

2° Costanza Rosadi

3° Letizia Chiasserini

Categoria 19-25 anni:

1° Francesco Giovanelli

2° Ilaria Caspani

3° Matteo D’Amore

La commissione era formata da Carla Masetti Gennaioli, che guida la Fondazione, l’assessore Gabriele Marconcini, Matteo Martelli (Centro Studi Mario Pancrazi), Daniele Piccini (poeta), Andrea Franceschetti e Veriana Migliorati (insegnanti), Cristina Falleri (Comitato Nessunisola), Giuliana Maggini (Centro Studi Pancrazi) e John Butcher (Centro Studi Pancrazi, studioso dell’ Umanesimo, della poesia barocca e della poesia italiana del Novecento).

Per ogni categoria, sono stati assegnati i premi così suddivisi: al 1°classificato, 1000 euro; al 2° classificato, 500 euro; al 3° classificato, 300 euro. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una copia della Divina Commedia e la pubblicazione, curata da J. Butcher e M. Martelli, con tutte le poesie dei partecipanti.

“Questa vittoria è stata per me una sorpresa e mi ha reso davvero felice – ha dichiarato Mirko Pucci – Non tanto dal punto di vista economico, anche se importante, ma soprattutto perché, con le mie parole, ho potuto lasciare un segno in questa che considero la mia città di adozione. Vorrei ringraziare chi ha organizzato il concorso perché ha dato la possibilità a noi ragazzi, in un anno così difficile, di far sentire la nostra voce. La vittoria non è solo mia ma di tutti i partecipanti che si sono messi in gioco e hanno trovato le parole per esprimere le proprie emozioni”.

“La vittoria di questo concorso rappresenta una bellissima sorpresa, gratificante quanto inattesa, peraltro giunta in un periodo tendenzialmente grigio e problematico per tutti – ha detto Francesco Giovanelli – Ringrazio di cuore tutte le persone e tutti gli organi competenti che hanno contribuito ad organizzare l’iniziativa, nella speranza che possa tramutarsi in una ricorrenza da riproporre ancora in futuro. È molto rassicurante poter riscontrare un’apertura ed un sincero interesse da parte dell’amministrazione locale nei confronti delle innumerevoli sensibilità poetiche che abitano il nostro territorio”.

“Mi sono già complimentato con tutti coloro che hanno partecipato a questa prima edizione del Concorso di Poesia Marco Gennaioli perché scrivere un componimento poetico significa riappropriarsi del tempo, della voglia e del coraggio di osservare con occhi diversi sé stessi e il mondo circostante – ha spiegato l’assessore Marconcini – I vincitori, in particolare, sono riusciti a sublimare le loro più intime pulsioni emotive in maniera magistrale. Per questo, oltre ad esprimere le mie più sentite congratulazioni, pongo a tutti loro un suggerimento sincero e convinto: quello di continuare a coltivare questa arte”.

“Il Concorso di Poesia nell’anno di Dante ha costituito un’occasione per sollecitare studenti e docenti a misurarsi con la lingua, con l’invenzione linguistica – ha detto Matteo Martelli –  Ragazzi e ragazze delle scuole superiori della Valtiberina hanno accolto la scommessa e si sono misurati con la lingua, inventata in gran parte da Dante. Bravi ragazzi e bravi professori”.

“Sono rimasta ammirata e commossa dai vostri scritti – ha commentato Carla Masetti Gennaioli – L’idea di questo concorso è nata da un piccolo aneddoto che riguarda mio figlio. Era un adolescente disordinato e svagato, lo rimproveravo spesso. Un giorno ho letto una poesia di Pedro Salinas, che si intitola ‘Perdonami se ti cerco così’. Mi ha colpito perché è il chiaro messaggio che ogni genitore vorrebbe dire ai figli, e cioè ‘perdonami perché cerco di migliorarti’. Misi il foglio con la poesia sul suo comodino e devo dire che il nostro rapporto migliorò molto dopo che la ebbe letta”.

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