Checcaglini, il candidato giusto per il futuro di Anghiari

62 anni, laurea in scienze politiche. Un lungo percorso lavorativo, quello di Mario Checcaglini, caratterizzato dalla direzione provinciale di un’associazione di categoria, Confesercenti e dalla partecipazione, in qualità di Presidente o di componente del CdA, in numerose società di capitali. Percorso che è stato in grado di creare non solo una solida esperienza di gestione aziendale ma anche una forte competenza sui temi economici e sul rapporto tra sistema economico e sistema istituzionale. Al quale, tra l’altro, si era affacciato alla fine degli anni ’90 quando era stato eletto proprio nel Consiglio comunale di Anghiari.

La candidatura di Checcaglini ha superato ieri un primo esame e cioè quello dell’Assemblea del Pd. Il progetto ha già ricevuto il sostegno di altre forze politiche di centro sinistra quali il Partito Socialista, Articolo 1-Leu e il Movimento 5 Stelle- Nei prossimi giorni sono in calendario anche altri incontri. L’obiettivo è quello di comporre la Lista di Comunità  annunciata qualche settimana fa dalla Segretaria del Pd: “stiamo lavorando da mesi – ricorda Barbara Croci  – in una direzione di apertura insieme ad altre forze politiche, senza alcun pregiudizio di appartenenza, per sperimentare una diversa capacità di rappresentanza che ci permetta di affrontare al meglio temi e opportunità del futuro, provando a guardare principalmente a valori come lealtà, solidarietà, competenza e voglia di fare squadra. La nostra proposta è chiara: unire le forze coinvolgendo sia la parte organizzata della società sia le persone che, con il loro impegno e il loro bagaglio di esperienze, potranno sostenere una stagione nuova per lo sviluppo e la qualità del territorio. Rinnoviamo a tutti un invito a lavorare insieme per non disperdere le migliori energie in un momento tanto difficile e ricco di sfide per il futuro”.

Checcaglini ha accettato la candidatura: “avevo deciso – per così dire – di ritirarmi a vita privata e dedicarmi ai miei hobby. Le parole che però alla fine mi hanno convinto sono state quelle che mi indicavano come la persona nelle condizioni di ricreare ad Anghiari l’unità del centro sinistra, da tempo in difficoltà”.

Gli obiettivi?  “Vorrei restituire almeno una parte delle competenze che ho accumulato nella mia vita professionale e metterle a disposizione di Anghiari. Sono consapevole che quello di Sindaco è un lavoro difficile perché poche sono le risorse che è possibile impiegare per creare un futuro al Comune che si è chiamati, insieme alla Giunta e al Consiglio, a governare. Ma sono altrettanto consapevole che si tratta di un’eccezionale opportunità che è offerta a pochi. Per questo sono onorato di una candidatura che mi consentirà di mettermi alla prova al servizio di un’intera comunità che oggi più di ieri è preoccupata per il lavoro, l’impresa, la famiglia. E, in questo ultimo anno e mezzo, anche per la salute in relazione al Covid”.

Checcaglini si sofferma sulla crisi che interessa anche Anghiari: “ritengo che la situazione generale che ogni impresa e ogni famiglia devono affrontare abbia bisogno di coesione e solidarietà. Per questo mi convincono le motivazioni delle forze e delle persone che mi hanno candidato: unità nel rispetto dei valori che caratterizzano il centro sinistra in una logica di ampia partecipazione dei cittadini con il superamento dei tradizionali cartelli elettorali. Quello di cercare di eliminare divisioni è un obiettivo che mi pongo nell’interesse del campo che modestamente tento di rappresentare. Questo tra l’altro ricondurrebbe la vita politica a un sano confronto sulle cose da fare, sulle idee, sulle priorità, per la crescita di Anghiari”.

C’è la crisi ma ci sono anche le opportunità: “i prossimi anni saranno segnati dalla sfida per superare la crisi economica e sociale che la pandemia ha solo accentuato, ma che esisteva anche da prima. Abbiamo una grande occasione come paese con gli investimenti del PNRR: anche le comunità più piccole come il nostro borgo devono poterci stare dentro e cogliere queste opportunità. Perciò occorrono, oltre a idee e competenza, solide relazioni istituzionali e politiche, a tutti i livelli di governo nazionale e regionale, che favoriscono e aiutino cogliere queste opportunità. Lo dobbiamo ai nostri giovani e al loro futuro: devono poter trovare ad Anghiari e in Valtiberina occasioni di lavoro e crescita che non li allontani da questa terra”.