Commemorazione dei caduti il 27 marzo 1944: ieri la cerimonia a Sansepolcro

In ricordo dei partigiani caduti per la libertà questa mattina, a 79 anni da quel 27 marzo 1944, si è svolta la cerimonia di commemorazione nel Sacrario dei partigiani nel cimitero di Sansepolcro.

Alla presenza del Presidente del Consiglio comunale Antonello Antonelli e una rappresentanza dell’ANPI di Sansepolcro, è stata deposta una corona di alloro sul monumento in ricordo dei caduti, dai ragazzi della terza classe dell’Istituto Buonarroti.

Il corteo, preceduto dal Gonfalone della città portato dagli agenti della Polizia Municipale, si è poi spostato in Umbria, precisamente a Villa Santinelli, nel comune tifernate, dove i giovani partigiani borghesi, aretini e fiorentini, dopo essere scappati a seguito della sommossa del 19 marzo 1944 a Sansepolcro, si erano rifugiati. Qui furono trovati e fucilati dai Nazifascisti proprio il 27 marzo di 79 anni fa.

E questa mattina sono stati ricordati dai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra, nome per nome. Un appello a cui tutti gli intervenuti hanno risposto “PRESENTE”, per non far perdere nel tempo il ricordo di quei 9 giovani freddamente trucidati. Lì dove ancora sono presenti nel muro i fori dei proiettili sparati, sono state lette dai ragazzi della scuola Buonarroti e da quelli delle classi dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina, delle lettere di pace, dei messaggi propositivi con la speranza che il futuro sia sempre meno testimone di guerre da raccontare e morti da ricordare.

All’incontro commemorativo era presente anche lo storico Alvaro Tacchini che ha raccontato alcuni dettagli delle ricostruzioni fatte dopo quell’evento tragico. La cerimonia si è conclusa nel cimitero di San Pietro a Monte dove i ragazzi uccisi vennero inizialmente seppelliti e dove è posta una targa in loro ricordo. Un momento commovente e molto sentito, che si rinnova ogni anno, così come ogni anno di rinnova il ricordo di 9 vite, strappate alla vita troppo presto per un ideale che è quello che oggi come allora ci accomuna, la libertà!