“Frame”: il programma della stagione teatrale 2023 al Teatro di Anghiari

Da questa cornice, incastrata in una volta di canniccio e malta settecentesca, appare il Teatro dei Ricomposti con le poltrone rubino tagliate verso la scena. “Un gioiello”, dicono i turisti per caso. “La vita” dicono gli spettatori per scelta. Abbiamo sempre fatto stagioni teatrali senza sapere che quella cornice era là sopra, a disegnare a proteggere il nostro immaginario. Oggi abbiamo scoperto che quella R di “FRAME” è instabile: F ame F ama se la contendono. Volteggiano sopra le nostre teste, con la pancia vuota e cuore pieno di gloria. E lo faranno a ogni a spettacolo…Non fate cadere la R e per sei appuntamenti vi stupiremo“.

Andrea Merendelli, il direttore Artistico

Programma Stagione Teatrale 2023

 

Venerdì 14 aprile, ore 21.00

Una coproduzione 2022

Teatro Macondo /C.A.P.I. Consorzio Altre Produzioni Indipendenti e Teatro di Anghiari

Con la collaborazione e il supporto di 

Istituto di Cultura e Lingua Russa di Roma

I MANOSCRITTI NON BRUCIANO

con Emilio Barone, Alessandra Chieli, Anton de Guglielmo, Francesco Petti

Testo e Regia di Alessandra Chieli

Cosa accadrebbe se fossero i malvagi a parlare di cura e pietà? Se quiete e felicità, non successo e ricchezza, fossero l’agognato cambiamento offerto dal diavolo nel suo patto millenario con l’uomo? Il Maestro e Margherita è un’opera letteraria ingombrante, illuminante e complessa. Quello che abbiamo cercato di fare è stato creare un’opera al contempo ridente e profonda, che possa restituire al pubblico l’allegria del pensiero; che riesca a comunicare la percezione della mediocrità ma anche della sublimità del mondo che viviamo; che faccia intravedere una speranza, quella che seppur vivendo in una società complessa, difficile e ostile, non tutto è perduto. Perché il senso di condivisione, il libero pensiero, l’aspirazione a qualcosa di più alto, non sono qualcosa di morto e inutile. Perché come ribatte Woland, “I manoscritti non bruciano”. Mai.

 

Sabato 22 aprile, ore 21.00

Spellbound Contemporary Ballet

SERATA SPELLBOUND 

Con il contributo del Ministero della Cultura

Coreografie Mauro Astolfi

Con Mario Laterza, Giuliana Mele, Maria Cossu

Spellbound Contemporary Ballet, prodotta da Associazione Spellbound, nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato un’intensa attività di internazionalizzazione.

Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale, convincendo le platee dei principali Festival di Europa, Asia, Americhe.

 

Domenica 30 aprile, ore 21.00

Cada Die Teatro

in collaborazione con il PREMIO SPORTIVO NAZIONALE “LA CLESSIDRA”

RIVA LUIGI ’69 ’70

CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO

Di e con Alessandro Lay

Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni.
Non ricordo molto dello ‘scudetto’, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare.
E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…

 

 Venerdì 5 maggio, ore 21.00

AB Dance

TRITTICO ADRIANO BOLOGNINO

Coreografie Adriano Bolognino

Con Rosaria di Maro, Roberta Fanzini e Noemi Caricchia

Vince il premio Danza&Danza 2022 come Coreografo Emergente.

Crea un duetto per le etoiles Eleonora Abbagnato e Jacopo Tissi nell’ambito della Milano Fashion Week. La creazione “Rua da Saudade” debutta a Torino Danza Festival 22 dopo la selezione a Call for Creation ORSOLINA28, e Nid Platform 21.

Crea per la Compagnia Opus Ballet “White Room” e vince durante la competizione MASDANZA, premio del pubblico e tour alle Isole Canarie. È uno dei coreografi di Anghiari Dance Hub 2019, dove crea “Gli Amanti” lavoro successivamente selezionato per Aerowaves 2021.

 

Sabato 13 maggio, ore 21.00

Enrico Lo Verso

UNO, NESSUNO E CENTOMILA

Produzione Ergo Sum

Con Enrico Lo Verso

Regia Alessandra Pizzi

Enrico Lo Verso “veste” i panni di Vitangelo Moscarda e rende magistralmente omaggio a tutti i personaggi del racconto, ma soprattutto rende omaggio all’universalità del pensiero di Luigi Pirandello. Lo fa con una mimica e una parlata sensazionali, anima una scena minima ed essenziale che pare affollata dalle domande, dai dubbi, dal continuo, incessante bisogno di trovare risposte, tipico della scrittura di Pirandello. Alessandra Pizzi ha preso un testo, “quello che meglio riesce a sintetizzare il pensiero nel modo più completo” a detta dello stesso autore, e ci ho scavato dentro, togliendo orpelli, barocchismi, metafore, alla ricerca dell’essenziale. Il risultato è uno spettacolo di forte impatto dinamico, una seduta di psicoterapia, come lo ha definito la critica, in cui il pubblico si immerge in una storia che crede di conoscere, ma approda a un risultato inaspettato.

Venerdì 19 maggio, ore 21.00

WOODY NERI

SHAKESPEAROLOGY

un’intervista impossibile a William Shakespeare

Produzione Sotterraneo

Sostegno Regione Toscana, Mibact

Con Woody Neri

Scrittura Daniele Villa

Concept e Regia Sotterraneo

Dice Jerome Salinger: “quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”. Partiamo dall’immaginario collettivo per parlare con Shakespeare. Certo, non sarà il vero, autentico, originario William Shakespeare, ma se riusciamo a incontrare anche uno solo dei possibili Shakespeare, forse l’esperimento potrà dirsi riuscito.

Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.