Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le iniziative nella Provincia

Il 25 novembre ricorre, come ogni anno, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Tante le iniziative organizzate dai Comuni, associazioni, sindacati e cooperative che si svolgeranno su tutto il territorio provinciale fino a dicembre, avendo come filo conduttore il tema della violenza, delle discriminazioni di genere, del femminicidio, ma anche l’importanza di promuovere una cultura del rispetto.

Il programma completo è stato presentato questa mattina nella Sala dei Grandi alla presenza della Presidente Silvia Chiassai Martini che dichiara: “La Provincia svolge da anni un ruolo di coordinamento nel “tavolo provinciale contro la violenza di genere” per dare il sostegno necessario alle vittime e al territorio. Uno degli obiettivi del mio mandato è stato di rimettere al centro dell’attenzione le politiche di genere ricostituendo in primis la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità come punto di riferimento per le comunità, consapevole del grande lavoro ancora da fare per superare in Italia, e non solo, un’arretratezza culturale che vuole ancora le donne un passo indietro rispetto agli uomini e che spesso sfocia in atti di violenza fisica e psicologica.

Il femminicidio è una drammatica conseguenza che sta segnando la società nella quale viviamo e che coinvolge in molti casi anche i minori. Continuiamo ad essere spettatori di “una guerra mai dichiarata” sapendo che nel 2022 una vittima su tre è stato un femminicidio. Secondo gli ultimi dati del Viminale, sono ad oggi 82 le donne assassinate di cui ben 72 uccise in ambito familiare e, a distanza di anni, ancora ci domandiamo cosa non funzioni.

La Corte europea dei diritti dell’uomo  ha emesso sentenze di condanna nei confronti dell’Italia “per non aver protetto le donne vittime di violenza e i loro figli”, ribadendo che il fenomeno deve essere affrontato seriamente in chiave preventiva, superando anche la costante diffidenza nei confronti di chi denuncia. Le violenze spesso restano dentro le mura domestiche per vergogna, per il rifiuto di accettare, per l’annientamento di qualsiasi forma di autostima, per senso di protezione nei confronti dei figli, ma è anche vero che molte donne non denunciano questi reati perché ancora non si sentono sufficientemente tutelate all’esterno. In questo contesto così drammatico, le Istituzioni sono chiamate a cercare di dare il massimo aiuto possibile al territorio.

Ritengo che per quanto riguarda gli enti locali e la scuola, la prevenzione sia il mezzo principale per contrastare il femminicidio promuovendo ogni “azione positiva” per favorire una presa di coscienza soprattutto nei più giovani che abbatta gli stereotipi di genere e affermi la cultura del rispetto. Per questo motivo ringrazio tutti i Comuni, le Associazioni, le cooperative e i Sindacati che hanno realizzato questo ampio programma con la finalità condivisa di provare a vincere questa guerra. Questa Provincia dimostra di non voltarsi mai dall’altra parte, di non essere indifferente alla sofferenza, ma donna sono e resto al fianco delle donne nel lottare contro chi non ci rispetta”

Cinzia Santoni, Consigliere Provinciale con Delega alle Pari Opportunità dichiara: “La violenza contro le donne è da tempo sempre più al centro del dibattito pubblico e politico perché, purtroppo, benchè siamo in un’epoca che si professa civilizzata, il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche è poco. La nostra Provincia si prodiga continuamente per attenzionare le Scuole su questi argomenti perché uno dei cardini fondamentali per riuscire a debellare questo fenomeno è creare tra i giovani una futura classe di adulti consapevoli e rispettosi dei propri diritti e di quelli altrui ,escludendo qualsiasi pregiudizio o violenza di genere.

“Maria Pia Camaiti, Presidente della Commissione Pari Opportunità alla Provincia di Arezzo prosegue: “Nella giornata del 25 Novembre per rimarcare il tema della violenza sulle  donne abbiamo messo in piedi nella Sala dei Grandi un evento dove verranno letti alcuni brani tratti dall’ Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, che narrano le storie di donne che hanno subito violenze, perché si possa veramente prendere piena cognizione del fenomeno.”

Gabriella Cecchi Consigliera di parità infine conclude : “La violenza contro le donne può presentarsi anche sotto forma di grave discriminazione sul luogo di lavoro attraverso azioni e comportamenti che pongono la lavoratrice in una posizione di ingiusto svantaggio rispetto ad altri lavoratori soprattutto sotto il profilo economico o addirittura attraverso la molestia, con lo scopo di violare la dignità della donna lavoratrice e di creare un clima intimidatorio e degradante, per emarginarla, per discriminarla.”