Gli SMS di Ursula von der Leyer con il CEO di Pfizer rimangono secretati

di Stefano Pezzola

Il difensore civico dell’Unione Europea, Emily O’Reilly, ha emesso a fine gennaio 2022 una raccomandazione formale chiedendo all’ufficio di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, di consegnare i documenti inerenti gli accordi con la Ditta Pfizer nell’ambito di una richiesta di libertà di informazione presentata da un giornalista.
Nell’aprile dello scorso anno infatti, il New York Times aveva rivelato che Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Bourla si erano scambiati messaggi e telefonate riguardo i contratti di acquisto dei vaccini per i paesi dell’UE.

Veniva evidenziato che Ursula von der Leyen stava utilizzando la “diplomazia personale” per garantire l’accordo da 1,8 miliardi dosi di vaccini Comirnaty tramite intese private con il CEO di Pfizer.
Il giornalista Alexander Fanta del sito di notizie netzpolitik.org aveva quindi richiesto alla Commissione Europea l’accesso agli SMS e ad altri documenti, ma a tutt’oggi non sono stati consegnati.

Ciò non è all’altezza delle ragionevoli aspettative di trasparenza e di standard amministrativi in seno alla Commissione” ha affermato O’Reilly.
Quando si tratta del diritto di accesso del pubblico ai documenti dell’UE – ha ribadito – è il contenuto del documento che conta e non il dispositivo o il modulo. Se i messaggi di testo riguardano le politiche e le decisioni dell’UE, dovrebbero essere trattati come documenti dell’UE”.
Al lettore e cittadino attento e talvolta garbatamente polemico, provare ad indovinare a quale partito appartengono i parlamentari europei eletti nel nostro Paese che hanno votato contro l’operazione trasparenza ovvero negando al difensore civico dell’Unione Europea di acquisire i documenti inerenti gli accordi tra Ursula von der Leyen e Albert Bourla?