Irregolarità nelle cooperative della famiglia del deputato Aboubakar Soumahoro

ROMA – “È finito tutto, se anche lui è coinvolto in un caso di sruttamento del lavoro“, hanno pensato in molti su social nel leggere le anticipazioni di ‘Repubblica’ di un’inchiesta a carico della moglie e della suocera di Aboubakar Soumahoro, il parlamentare di Sinistra Italiana, paladino dei diritti dei lavoratori migranti. Ma l’ex sindacalista difende se stesso: “È falso, io non c’entro”.

LE ACCUSE CONTRO MOGLIE E SUOCERA DI SOUMAHORO

L’inchiesta della Procura di Latina riguarda in realtà le coop Karibu e Consorzio Aid, gestite rispettivamente dalla suocera e dalla moglie del sindacalista. Alcuni minorenni hanno denunciato al sindacato Uiltucs di essere stati maltrattati, privati di acqua e luce, altri di non ricevere lo stipendio da due anni e di lavorare a nero. Aboubakar si difende a mezzo social. “Falso!”, scrive a chiare lettere. “Non c’entro niente con tutto questo e non sono né indagato né coinvolto in nessuna indagine dell’arma dei carabinieri, di cui ho sempre avuto e avrò fiducia”.

SOUMAHORO MINACCIA QUERELE

Il parlamentare rivendica la sua estraneità e non cita le congiunte. “Non consentirò a nessuno di infangare la mia integrità morale“, dice. Per questo, aggiunge, “dico a chi pensa di fermarmi, attraverso l’arma della diffamazione e del fango mediatico, di mettersi l’anima in pace. A chi ha deciso, per interessi a me ignoti, di attaccarmi, dico: ci vediamo in tribunale! Ho dato mandato ai miei legali di perseguire penalmente chiunque infanga il mio nome o la mia immagine, mi diffama o getta ombra sulla mia reputazione”.

SOUMAHORO: “NON MI FARÒ FERMARE O INTIMIDIRE”

Ma le accuse alle congiunte? Soumahoro non le cita. Si rivolge ai tanti follower social e promette: “Nessuno mi fermerà e nessuno ci fermerà. Il nostro cammino di speranza e di una politica al servizio del NOI non si fermerà né si farà intimidire. Siamo un’umanità che ha deciso di dare una rappresentanza politica a chi ha sete di diritti e dignità. Io sarò al servizio di questa nobile e alta missione. Non ho mai barattato e non baratterò mai la mia ricchezza spirituale con le ricchezze materiali, perché per me la ricchezza spirituale ha la supremazia su quella materiale. Siamo qui di passaggio. Per questo, per tutta la vita, ho camminato nella verità, ho agito nella trasparenza e ho esercitato con onestà la mia vocazione di lotta per un mondo di diritti, di dignità e di legalità”, conclude il deputato.

FONTE
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