PD: “In queste ore linguaggio misogino, omofono e antisemita contro Elly Schlein”

La Federazione Provinciale del Partito Democratico di Arezzo contesta il linguaggio d’odio usato contro Elly Schlein:

«La Federazione Provinciale del Partito Democratico di Arezzo chiede con forza maggiore il dovuto e necessario rispetto per la neoeletta Segretaria Nazionale del PD, Elly Schlein.

In queste ore stiamo leggendo nelle pagine social, anche dei maggiori enti di stampa locali, commenti allusivamente misogini, omofobici e perfino antisemiti. Invitiamo tutti gli attori ad una maggiore moderazione ed al rispetto che si deve a chi viene chiamato a rappresentare un pezzo importante della società di questo paese e che non è mai stato negato dai membri della comunità del partito democratico, ed estendiamo anche ai simpatizzanti non iscritti.

Ma quando il cyberbullismo diventa anche istituzionale agito da chi ricopre cariche pubbliche di primo piano, viene superato un confine morale che abbiamo il dovere di difendere pubblicamente.

Questi amministratori non si vergognano? Le parole sono importanti, e vanno pesate, tanto più quando si viene onorati di rappresentare una comunità intera, che comprende anche chi non la pensa allo stesso modo e vota in altre direzione.

Speriamo naturalmente che quanto accaduto aiuti i cittadini tutti a percepire il reale retroterra culturale nel quale si muove un importante fetta dirigente della destra locale e nazionale, e rinnoviamo la stima e l’affetto per Elly Schlein neosegretaria, che, non a caso, sarà presente a Firenze sabato prossimo 4 Marzo in occasione della manifestazione antifascista dopo i noti fatti del Liceo Scientifico Da Vinci.

Siamo sicuri che molto di quanto affermato sia derivante da una strisciante paura per la novità che il congresso del PD ha rappresentato nella società italiana, ed invitiamo anche chi la pensa diversamente da noi a testimoniare solidarietà contro questi squallidi attacchi squadristici che non possono avere ospitalità in una democrazia liberale del terzo millennio».