Regalano arance fingendosi amici, ma è una truffa

Sansepolcro – Si muovevano a bordo di un furgone bianco noleggiato e, fingendosi amici, approfittavano del fattore sorpresa e dello stupore del malcapitato di turno.

Così due soggetti, con fare molto disinvolto ed amichevole, invitavano i passanti ad aprire il cofano dell’auto per metterci dentro un gradito regalo: una cassetta piena di agrumi.

Dopodiché, una volta infilata la cassetta nell’auto, avrebbero comunque chiesto un’offerta in denaro, un corrispettivo a dir poco falsato rispetto al valore di mercato della merce. Una vecchia tecnica dei truffatori da strada, con la quale più di qualcuno si è ritrovato a comprare, senza nemmeno accorgersene, una cassetta di arance a prezzi stellari, sborsando in alcuni casi anche 30 euro per un contenitore di frutta dove solo quella posizionata più in alto era in buone condizioni, mentre sul fondo quasi tutti gli agrumi erano marci. Insomma, una vera e propria truffa.

Per fortuna ieri non è andata così bene ai due soggetti fermati dai Carabinieri di Sansepolcro, che grazie alla segnalazione di un cittadino scaltro sono immediatamente intervenuti identificando i due “benefattori della frutta”.

L’episodio nasce quando l’uomo, fermo nella propria auto, viene avvicinato da un individuo che, con il suo modo di fare amichevole ed allegro, diceva di ricordarsi di lui, chiedendogli di aprire il cofano dell’auto per dargli una cassetta di arance. “Abbiamo aperto un nuovo negozio qui vicino, te le vogliamo far provare”, insistevano.  Fortunatamente il tranello non ha funzionato, la vittima della tentata truffa ha chiuso le sicure dell’auto ed ha ripreso la marcia, chiamando immediatamente i Carabinieri di Sansepolcro.

I due, di cui uno adescava i passanti mentre l’altro restava alla guida del mezzo, sono stati fermati dai militari biturgensi quando erano ancora in strada in attesa di avvicinare qualche altro malcapitato. Dalle prime informazioni raccolte dai Carabinieri, avrebbero addirittura tentato la vendita porta a porta, suonando ai citofoni delle case nei paraggi. Le indagini dell’Arma continuano, mentre i due sono stati già denunciati alla magistratura aretina e proposti per il foglio di via obbligatorio, grazie al quale gli sarà imposto di allontanarsi dal territorio della Valtiberina.

Il consiglio dei Carabinieri è molto chiaro: «possiamo aiutarvi prima che sia troppo tardi, questi episodi vanno immediatamente segnalati. Avvertite le persone più anziane o di mezza età, soprattutto se si spostano da sole, in modo che sappiano cosa rispondere a questi signori. Dopodiché, telefono alla mano, chiedere l’intervento dell’Arma».