Street Art e mura pulite, tutte le facce della riqualificazione

SANSEPOLCRO – “Ciascuno ha il suo bersaglio”: il lavoro di una settimana che, oltre a riqualificare un angolo del centro storico di Sansepolcro, ha permesso lo svilupparsi di una bella interazione tra l’artista, Zed 1, e la comunità del Borgo.

“E’ un lavoro fatto interamente a pennelli – ha spiegato l’artista – Vuole omaggiare la tradizione della balestra attraverso una metafora, cioè orientare il tiro verso quelli che, per ognuno di noi, possono essere gli obiettivi più autentici e significativi della vita. I miei personaggi vengono dal mondo delle marionette e raccontano la vita da una prospettiva più allegra e gioiosa. Per realizzare l’opera ho impiegato sette giorni. Sono soddisfatto sia del risultato che del riscontro che ho avuto interagendo con le persone di questa meravigliosa città”.

“Siamo soddisfatti di quest’opera – dichiara l’assessore Gabriele Marconcini – Riporta attentamente alcuni dettagli peculiari del nostro corredo identitario, dalla verosimiglianza della balestra ai rimandi cromatici del rosso e del verde, che sono i colori del quartiere che ospita l’opera, cioè Sant’Antonio. Una fiera rivendicazione delle nostre tradizioni che vuole, però, aprirsi al futuro e alla vitalità dei nuovi linguaggi artistici. Grazie dunque all’artista e a tutti coloro che hanno supportato questo progetto, in particolare i Commercianti del Centro Storico, Giorni Aldo, Cornici nel Borgo-Galleria Mercati e i tanti concittadini che hanno accolto propositivamente questa iniziativa”.

Nell’ambito del progetto di riqualificazione del centro storico, obiettivo che l’amministrazione comunale sta perseguendo anche attraverso la Street Art, oggi pomeriggio l’assessore Marconcini e un gruppo di giovani dello Skate Park e del Comitato Studentesco “Naturalmente”, hanno ritinteggiato alcune mura deturpate da vandali all’incrocio tra via della Fortezza, via dell’Ammazzatoio e via Madonna dell’Albero.

“E’ stato davvero un bel momento e sono contento che i ragazzi abbiano accettato il mio invito a ripulire queste mura – conclude Marconcini – Un gesto simbolico, ma nemmeno troppo, per sensibilizzare la comunità verso il rispetto dei beni comuni e verso un approccio attivo nei confronti di ciò che ci circonda”.