In un momento in cui purtroppo l’economia è in piena apprensione per tutte le questioni legate ai dazi americani, alle questioni e tensioni geopolitiche che determinano buona parte della crisi nei settori che come Filctem rappresentiamo, oltre al sempre più arretramento dello Stato Sociale verso i bisogni dei lavoratori, oggi con enorme soddisfazione insieme alle nostre RSU CGIL siamo veramente felici di aver sottoscritto un’importante accordo di BANCA ORE SOLIDALE, attraverso la cessione volontaria di ore o giornate di ferie pregresse ed eccedenti rispetto a quelle necessarie e previste per legge, nei confronti dei colleghi che , loro malgrado ,devono assistere i propri cari.
Non è previsto contrattualmente ma vi sono solo delle linee guida e pertanto non essendo obbligatorio non è un accordo per niente banale quello raggiunto in questa storica azienda di Pieve Santo Stefano dove abbiamo costruito assieme per cercare di andare incontro ai propri dipendenti e alle loro esigenze personali e per questa ragione troviamo giusto e corretto sottolinearlo, evidenziando quanto il nostro territorio, la nostra provincia sia fatta anche da virtuosismi imprenditoriali ,come in questa azienda di Pieve santo Stefano.
Fondata nel 1966, Tratos ha saputo crescere mantenendo un forte legame con la comunità locale, trasformando un piccolo stabilimento in una realtà industriale globale.
Con stabilimenti anche nel Regno Unito, Germania e Spagna e presenza in oltre 50 Paesi, Tratos rappresenta oggi un modello virtuoso di impresa italiana che esporta know-how e qualità nel mondo. Alla guida dell’azienda c’è l’Ingegnere Albano Bragagni, presidente e responsabile delle operazioni globali di Tratos che ha preso in mano l’azienda a soli 23 anni, negli anni ’70, dopo la scomparsa del suocero Egidio Capaccini, fondatore dell’impresa.
Fin da subito, Bragagni ha continuato ad imprimere una visione strategica, innovativa e internazionale, trasformando Tratos in un punto di riferimento mondiale nella produzione di cavi di alta qualità.
Il suo impegno è stato riconosciuto pubblicamente: è stato insignito tra i migliori imprenditori della provincia di Arezzo, non solo per i risultati economici, ma per l’impatto positivo sul territorio e per la profonda attenzione alle persone e alla comunità.
Sin dalle origini, l’azienda si è distinta per essere vicina e rispettosa dei bisogni dei propri lavoratori e lavoratrici, promuovendo un ambiente inclusivo e sostenendo l’integrazione del lavoro femminile, oggi sempre più centrale per le nuove generazioni.
Questo approccio è stato tramandato alle nuove generazioni, affinché l’impegno del padre non si disperda con il ricambio generazionale. Tanto che, come sindacato, notiamo con piacere un allargamento delle assunzioni rivolto alla platea femminile, che viene accolta e valorizzata in un ambiente storicamente a prevalente manodopera maschile, ma sempre più attento alla parità e al benessere condiviso.
Negli ultimi anni, Tratos è passata da circa 380 a quasi 650 dipendenti, segnando una crescita occupazionale significativa che testimonia l’espansione aziendale e la sua capacità di creare attraverso lavoro stabile e qualificato, in un settore strategico per l’industria, le infrastrutture e l’energia.
I rapporti sindacali con noi e con la Nostra RSU in Tratos sono da sempre ottimi e prolifici, e se divergenti pur sempre nel nel rispetto delle parti e soprattutto sono basati su un confronto costruttivo e trasparente,e come potrebbe essere altrimenti, con un amministratore delegato che oltre alla visione industriale, ha sempre dimostrato un profondo senso di responsabilità e riconoscimento verso i propri dipendenti anche nei momenti di lieve flessione del mercato?
l’Ing. Albano Bragagni non ha mai esitato a sedersi al tavolo con noi , le RSU e con Confindustria, per definire forme di premialità integrativa aggiuntive da ridistribuire ai propri lavoratori, mantenendo alta la motivazione e la coesione del personale.
Questo approccio umano e lungimirante è una delle chiavi del successo di Tratos e un esempio raro di imprenditoria etica e partecipata.
Ci auguriamo che questa realtà diventi sempre più attrattiva anche per i giovani, perché il ricambio generazionale rappresenta oggi uno dei nodi cruciali anche in un settore ad alta specializzazione come quello della produzione di cavi.
Cgil Toscana