Ut Pictura Poesis: il docufilm girato ad Arezzo con Maria Antonietta Oppo

Ogni opera é misteriosa.
Nessuno sa interamente ciò che gli é stato concesso di scrivere” scriveva Jorge Luis Borges.
La scrittura scaturisce dai meandri più nascosti dell’animo umano inondandoci di sé.
Prende poi forma, cresce e si ramifica strutturandosi mediante sensibili armonizzazioni di forma e contenuto, rigore stilistico e ispirazione appassionata, proprie solo dei grandi artisti.

Maria Antonietta Oppo da molti anni regala ai suoi lettori un’opera a tutto tondo che definisce la raggiunta maturità stilistica e concettuale della propria ars scribendi.
Una scrittura non personale ed autoreferenziale ma sublimata a linguaggio universale, rivolta all’altro da sé.
Un compendio di emozioni che sgorgano dirompenti dall`intimo più profondo di Maria Antonietta per donarsi al lettore come perle rare, le più belle, le più preziose.

Di origini cagliaritane ma aretina d’adozione, Maria Antonietta Oppo ha studiato a Modena, Lodi e Firenze.
È laureata in Scienze Biologiche, sposata e madre di due figli, Carlotta e Tristano.
E’ anche entusiasta nonna di due splendidi nipotini: Ettore e Vittoria.
Ha lavorato nella Pubblica Amministrazione, concludendo la carriera come direttore di un Ufficio Provinciale di Arezzo nel 2015.
Scrive dal 2002 e ha pubblicato venti opere di poesia.

Con la produzione di Marco Santolamazza in collaborazione con Aletti Editore è stato pubblicato un bellissimo docufilm dal titolo Ut Picture Poesis che racconta momenti di vita e l’aspetto artistico di Maria Antonietta Oppo.

Lo sguardo di Maria Antonietta Oppo – ha scritto Alessandro Quasimodo – è indagatore, teso ad intuire il legame segreto tra le cose, accostare immagini lontane, per capire il mistero dell’esistenza“.
E la sua poesia oscilla tra gioie, dolori, illusioni e delusioni, in un’antitesi costante tra luci e ombre.

Nei 22 minuti di Ut Pictura Poesis, tra le bellissime immagini della nostra città, Maria Antonietta si racconta e ci racconta il suo mondo interiore.
Apre le porte della sua bellissima abitazione condividendo aneddoti sulla sua famiglia e fotografie tratte dall’album dei ricordi.
Un racconto intimo sulla poesia ma anche sulla fotografia e pittura.

Il montaggio emozionale del docufilm rende il racconto di Maria Antonietta straordinariamente sincero e coinvolgente.
Maria Antonietta legge poesie e dona benessere come quando si ascolta musica.
La poesia è probabilmente la progenitrice di tutti gli altri generi.
I poemi omerici, le canzoni dei trovatori, l’epica sono tutte forme, spesso nate dall’oralità, che seguono gli schemi della poesia.
Rime, assonanze, schemi ritmici e figure retoriche che sono esistiti per millenni fino a oggi.

La poesia ha sul lettore l’effetto emotivo della musica.
Ascoltare Maria Antonietta leggere i suoi componimenti favorisce l’empatia, l’introspezione e la riflessione.
Non è chiaro se la vicinanza tra musica e poesia per il nostro cervello dipenda dagli schemi ritmici, oppure dal contenuto emozionale, sta di fatto che le letture che Maria Antonietta donano all’interno di Ut Pictura Poesis pace e intimità all’ascoltatore.

Ma anche serenità al cuore.

La lettura della poesia, più ancora che della narrativa in prosa, ha particolarmente bisogno di una sorta di incontro ravvicinato tra il suono e il significato delle parole.
Leggere poesie significa confrontarsi con versi, metrica, e quindi suono.

Ciò che possiamo fare come lettori per restituire il senso e l’emozione che sta dietro una poesia è per prima cosa conciliare il significato che non possiamo abbandonare con la forma del verso.
Tuttavia l’insidia è dietro l’angolo.
Da un lato, il rischio è quello di trascurare la forma e dall’altro quello di farsi trascinare a ruota libera dalla musicalità dei versi, perdendo di vista la trasmissione del senso.

Le letture di Maria Antonietta Oppo incastonano forma e musicalità ai sui bellissimi versi.
La metrica della poesia diventa così il binario su cui ogni lettore dovrebbe indirizzare la musicalità della propria voce.

Ut Picture Poesis è un bellissimo dono per tutti i lettori di Maria Antonietta ma anche una straordinaria cartolina per la nostra città.