Antonella Viola: “Quei rigurgiti NoVax che negano il progresso”

di Stefano Pezzola

L’articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa diretto da Massimo Giannini il 25 ottobre 2022 dal titolo “Quei rigurgiti NoVax che negano il progresso” non meriterebbe neppure una riga di commento.
La docente di patologia generale presso l’Università di Padova e virostar televisiva Antonella Viola decide di scrivere parole che rappresentano un concentrato di malafede tale da far sorridere tristemente.
https://www.lastampa.it/editoriali/lettere-e-idee/2022/10/25/news/quei_rigurgiti_novaxche_negano_il_progresso-12197714/
Non contenta – per la serie la visibilità non è mai troppa – decide di intervenire anche sul quotidiano HuffingtonPost affermando “Una commissione d’inchiesta sul Covid? Distinguiamo tra chi ha lucrato e chi ha agito seguendo la scienza“.
https://www.huffingtonpost.it/covid/2022/10/26/news/antonella_viola_covid_commissione_inchiesta-10507830/

Gentilissima dr.ssa Viola le affermazioni del presidente marketing internazionale di Pfizer al Parlamento europeo confermano l’inutilità di decreti legge d’emergenza, green pass, di obblighi vaccinali per i sanitari “altrimenti infettano i pazienti” e tutte le altre leggi liberticide che hanno calpestato i diritti fondamentali delle persone su un assunto ormai dichiaratamente falso – per stessa ammissione dell’azienda produttrice – che i vaccini mRNA Covid-19 fermano l’infezione Sars Cov-2.
La vergogna però non è Pfizer che sapeva che il vaccino non fermava i contagi eppure si è fatta strapagare miliardi di dosi dalla Commissione Europea obbligando i cittadini ad un trattamento inutile in termine di difese dal virus, ma coloro come Lei che ancora oggi si ostinano a non ammettere che si tratta di un farmaco sperimentale di cui molto oggi sappiamo in termini di efficacia e nulla o poco piu in termini di sicurezza, se non prendere atto delle migliaia di reazioni avverse nel mondo.

Nel suo articolo Lei afferma: “come se questa fosse una verità a lungo tenuta nascosta e poi estorta sotto tortura al numero uno di Pfizer, il piccolo ma rumoroso popolo no vax e no green pass ha gridato allo scandalo, sostenendo che il vaccino non ha mai bloccato la trasmissione del virus e che quindi noi scienziati abbiamo raccontato frottole”.
A conferma di questa sua bislacca affermazione decide di citare uno studio in revisione, secondo il quale “la vaccinazione riduce del 24% il rischio di trasmettere Omicron ai contatti stretti”.
Roba da non credere!

Infine afferma di essere fermamente convinta che il Green pass sia stato un bene e lo definisce “uno strumento che è stato importante in una fase critica della lotta alla pandemia”.
Per favore, sia gentile, ci eviti i suoi “rigurgiti pro farmaco sperimentale che negano le evidenze scientifiche” fingendo di ignorare i migliaia di vaccinati, anche con due o tre dosi di richiamo booster, che si sono più volte infettati e che stanno facendo circolare liberamente il virus con la patente di finti immunizzati.