Marcia su Roma, Alternativa monarchica: “Il fascismo evitò la catastrofe del comunismo”

BOLOGNA – Va bene ricordare le leggi razziali. gli altri fatti e tutti “gli effetti negativi” portati dal fascismo, ma nel centenario della marcia su Roma si potrebbe anche ricordare un elemento in qualche modo ‘positivo’ legato all’ascesa di potere di Benito Mussolini. Quale? Il fatto che fu una forma di rezione al comunismo e che evitò all’Italia “gli effetti devastanti” che questo portò su mezza Europa e su altre nazioni del mondo”. Parola di Alternativa monarchica, che nel giorno in cui si ricordano i 100 dalla tragica marcia su Roma decide di inviare quella che definisce “una lettera aperta“. Di fatto per spezzare una lancia a favore del fascismo.

“IL COMUNISMO DISTRUSSE CULTURA E SOCIETÀ”

“È opinione personale del sottoscritto- si legge nella nota firmata da Matteo Cornelius Sullivan, Reggente del Partito della Alternativa Monarchica- che nel centenario della marcia su Roma, si dovrebbe ricordare il fascismo non solo per i fatti storici noti e per gli effetti altamente negativi che ebbe sulla nostra società, come le leggi razziali di Mussolini, ma anche che questo nasceva come reazione al comunismo e che la sua esistenza evitò all’Italia gli effetti devastanti che il comunismo portò su mezza Europa e su altre nazioni del mondo”. Le nazioni in cui ha preso piede il comunismo, prosegue la lettera, “ancora oggi hanno difficoltà a riprendersi per via della distruzione della cultura e della società effettuate dalla politica sovietica o dai suoi derivati”.

“COMUNISMO E FASCISMO DITTATURE CHE AZZERARONO PRINCIPI DEMOCRATICI”

Quindi la conclusione: “È infine bene ricordare che comunismo prima e fascismo seguito dal nazismo poi, oltre ad essere responsabili per le sciagure causate dalle guerre che scatenarono, erano dittature che azzerarono i principi democratici nelle nazioni in cui riuscirono ad imporsi, causando conseguentemente un forte regresso sociale nelle nazioni stesse che ebbero la sfortuna di essere dominate da quelle dittature e per quelle che ne subiscono ancora oggi l’influenza ideologica”.

FONTE
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