Il tunisino richiedente asilo dichiara che sta scappando dai creditori e il giudice ne dispone la liberazione

Il Viminale ha scelto di impugnare la decisione del Tribunale di Catania che ha accolto il ricorso di un cittadino tunisino, sbarcato il 20 settembre 2023 a Lampedusa e portato nel nuovo centro di Pozzallo, e ne ha disposto la liberazione.
La motivazione del giudice è che non si può trattenere un richiedente asilo senza effettuare una valutazione su base individuale.

Il giudice ha considerato che “il richiedente asilo, sentito all’udienza odierna, svoltasi mediante collegamento audiovisivo tra l’aula d’udienza e il centro nel quale egli è trattenuto, ha dichiarato di essere giunto a Lampedusa dalla Tunisia il giorno 20.9.2023 e che da Lampedusa è stato trasferito a Pozzallo; ha inoltre affermato di essersi allontanato dal Paese d’origine per questioni essenzialmente economiche e per minacce che aveva ricevuto da alcuni suoi creditori“.

Per i giudici sembra che dobbiamo accogliere non solo chi scappa dalla guerra ma anche chi scappa dai creditori.