SI alla quarta dose per tutti e avanti con la quinta dose per i fragili

di Stefano Pezzola

E’ stata pubblicata la nuova Circolare del Ministero della Sanità n. 0040319 del 23.9.2022 con oggetto “Aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei vaccini a m-RNA bivalenti“.
Al seguente link è possibile scaricare il testo integrale in formato pdf (Circolare Ministero della Sanità 0040319 del 23.9.2022).

Via libera da subito alla possibilità per tutti gli over 12 di poter richiedere la quarta dose con i nuovi vaccini bivalenti ed avanti anche con la quinta dose per gli immunodepressi per cui il ciclo primario era di tre dosi e hanno già ricevuto la quarta.
Sono queste le principali novità della nuova circolare del Ministero della Salute che disciplina l’uso dei due vaccini bivalenti, il primo contro la variante Omicron Ba.1 e il secondo contro le varianti Ba.4-Ba.5.
I due nuovi vaccini bivalenti – a parere del Direttore Generale Giovanni Rezza – uno contro Wuhan e Omicron 1 e l’altro contro Wuhan e Omicron 4-5, possono essere utilizzati “senza distinzioni“, cioè sono intercambiabili.

“A seguito dell’autorizzazione da parte di EMA e AIFA della formulazione bivalente original/BA.4-5 del vaccino Comirnaty, sono ora disponibili, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS- CoV-2/COVID-19, due formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA (original/omicron BA.1 di Spikevax e Comirnaty, e original/BA.4-5 di Comirnaty). Come precisato dalla CTS di AIFA, al momento, non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia COVID-19.
Le raccomandazioni sull’utilizzo della formulazione original/omicron BA.1 vengono, quindi, estese anche alla formulazione original/BA.4-5, senza alcuna distinzione” viene spiegato nella circolare.

Quindi vaccinazione di tutti gli over 12 che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.
Intanto nel nostro Paese sono oltre 40 milioni le dosi di vaccino contro il Covid-19 che rischiano di scadere e dover quindi essere buttate, fondamentalmente perché sono sempre meno le persone che decidono di farsi vaccinare.
Sono infatti meno di 10 mila al giorno i soggetti cui è stata somministrata la quarta dose la settimana scorsa e meno di 2 mila le terze dosi.

Un momento di grande confusione tra vaccini monovalenti, bivalenti, dosi booster e categorie che vi hanno diritto, ed una campagna vaccinale che acquisisce criteri sempre meno chiari, complici anche le non poche incertezze sull’efficacia e molti dubbi sulle reazioni avverse.