Torta sbriciolata meline, tris di cioccolata e nocciole

Bentornati alle ricette di Zenzero & Cannella!
Quella che prepareremo oggi é una mia variante speciale alla classica torta sbriciolona, una versione davvero golosa e fantastica che abbina pasta frolla croccante, meline non trattate dolcissime e cioccolata di tre tipi: bianca, latte e fondente…. strepitosa!!
Il bello di questo dolce è che si conserva tanti giorni sotto una bella campana di vetro, é bellissima da vedere e potete sbizzarrirvi nello scegliere la teglia dove cuocerla: io ho scelto uno stampo quadrato per creare tanti cubotti da assaggio, ad esempio.
Pronti quindi per assaggiarla?!
INGREDIENTI:
300 GR farina debole per crostate
150 gr zucchero semolato
110 gr burro freddo
1 uovo
La scorza di 1 arancia non trattata
30 gr riccioli di cioccolata mista: bianca,al latte e fondente
60 gr granella di nocciole
2 cucchiaino semi bacca di vaniglia o pasta alla vaniglia
300/350 gr meline non trattate super mature e dolci già sbucciate e tagliate a fettine sottili
1/2 bustina di lievito per dolci
PREPARAZIONE:
In una ciotola capiente a mano o in planetaria con il gancio a foglia  pre-miscelare farina e lievito. Aggiungere il burro freddo tagliato a tocchetti e sbriciolare grossolanamente, quindi unire zucchero, scorza di arancia, vaniglia e uova.
Lavorare fino ad ottenere un composto sbricioloso e grossolano.
Sbucciare le mele,dividerle in 4, togliere il torsolo e tagliare ogni quarto di mela a fettine sottili.
Imburrare una teglia da forno a vostra scelta quindi versare metà del composto sbricioloso.
Livellare e compattare com le mani bene sul fondo. Distribuire sopra la granella di nocciole, la cioccolata, e di seguito i due terzi delle mele.
Coprire con il rimanente composto di frolla e completare con le mele rimaste.
Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 35/40 minuti o fino ad ottenere una bella doratura uniforme.
Lasciar raffreddare perfettamente prima di aprire la cerniera o sformare il dolce.
Servire e gustare, uno spettacolo!!
Alla prossima ricetta
Chiara Castellucci