Una città al buio: la lettera di una lettrice al Sindaco Ghinelli

Riceviamo da una lettrice una lettera sul “buio tombale cittadino”, apparso all’improvviso da qualche giorno (e senza alcun avvertimento da parte del Comune), che sembra che il Primo Cittadino voglia mantenere fino al 15 marzo 2023.
La pubblichiamo integralmente sotto lo pseudonimo indicatoci dalla lettrice che ringraziamo.
 
Caro Sindaco le scrivo… Così mi distraggo un po’… E siccome lei è molto distante più forte le scriverò. Da quanto lei è partito c’è una grande novità… Il contratto sociale è finito, ormai, e qualcosa adesso qui non va! Andiamo con ordine, caro Sindaco. Succede una cosa inspiegabile in città: chissà se in America le è arrivata la voce. Sono giorni che uscendo dal lavoro trovo il “boulevard” buio; al punto che pensavo che lassù in Comune aveste un problema con una centralina che faceva i capricci! Le centraline possono essere davvero fastidiose… Oggi però mi sono spinta più in là del centro storico e ho scoperto che anche in zona Saione era tutto buio, ma un buio pesto, perché dove non ci sono nemmeno i negozi è difficile vedere a un passo… o, nel mio caso, a una ruota della bici (seppur provvista di fari); da via Tagliamento a momenti manco la svolta sulla ciclabile di via Tanaro, tanto era invisibile nel buio che c’era. Ohibò, ho pensato, la centralina ha contagiato tutte le sue simili in città: segnalerò il guasto alla Municipale. Ma ecco caro Sindaco che è accaduta la cosa più strana di tutte: chi mi ha risposto mi ha detto che il guasto era ben conosciuto e che durerà almeno fino al 15 marzo! Mi hanno spiegato che si chiama risparmio energetico e che le luci pubbliche vengono accese due ore in ritardo rispetto al tramonto del sole per risparmiare energia. Che bravi che siamo, caro Sindaco, ad Arezzo: nel nostro piccolo diamo un grande segnale di civiltà, dimostrando al Paese che con poco sforzo possiamo risparmiare fino a 300.000 euro in un inverno! È quanto riporta il giornale, sono andata a informarmi per benino, sa? D’altra parte il Comune manda una notizia a settimana tramite la famosissima app ‘Io’ (tasse da pagare, bandi, modifiche alla viabilità), ma sul fatto che i cittadini, per tutto l’inverno, torneranno a casa dall’ufficio attraversando il bosco di Biancaneve è meglio lasciare l’effetto sorpresa… o meglio l’effetto guasto elettrico. Chissà, magari i più distratti potrebbero crederci fino a primavera, sempre se non finiscono prima sotto una macchina che non li ha visti! Per non parlare di donne, anziani e bambini che potrebbero facilmente cadere preda di malintenzionati a qualsiasi angolo. Eppure caro Sindaco… no via, la poliziotta scherzava… per forza… Il 19 novembre è stata inaugurata la città del Natale e tutta la città è addobbata da mille luci: c’è la ruota panoramica, i mercatini tirolesi, i fiocchi di neve luminosi sulla Pieve, gli altoparlanti con le canzoncine natalizie… Se fosse stata vera la cosa del risparmio energetico sarebbero state prima rimosse le spese “energetiche” non necessarie, ho ragione? Che figura faremmo mai coi turisti se li accogliessimo in una città che illumina il Natale e lascia al buio i lavoratori e le sue famiglie? Se potessero camminare felici nel Corso illuminato da mille colori e poi finissero investiti da una bici mentre tornano a prendere l’auto all’Eden attraverso i giardinetti di via Guadagnoli completamente oscuri? Caro Sindaco, chieda ai suoi vigili di essere meno burloni per carità, che qua le fanno fare una pessima figura! Che poi, pensi che assurdità: se fosse vera questa storia del risparmio energetico pomeridiano, tutti coloro dotati di un minimo di amor proprio cosa farebbero per ovviare al rischio di finire arrotati o di essere rapinati o peggio? Smetterebbero di andare a piedi o in bici e prenderebbero l’auto anche per fare 500 metri, almeno avrebbero dei fari a lunga gittata! Quindi per risparmiare due ore di corrente elettrica guadagneremmo centinaia di auto accese in più.. Un risparmio energetico da fessi, non le pare? Anche perché diciamocelo… Se il fine fosse risparmiare energia potremmo spegnere le luci nelle ore più tarde della notte, quando in giro non c’è anima viva e si inciderebbe al minimo sulle vite dei cittadini… Anche se il collega pignolo del vigile urbano burlone potrebbe far notare che si favorirebbero furti e malavita e poi altro che “attenti al lupo”! È davvero una questione spinosa questa, caro Sindaco. Quasi senza soluzione. Tra l’altro non servirà che le ricordi che l’illuminazione pubblica e il suo ruolo di pubblica sicurezza fanno parte di quel contratto sociale che è alla base della nostra società. Potrei mai pensare che il Comune decida unilateralmente di mettere fine a tale contratto, smettendo di garantire ai cittadini ciò per cui pagano le tasse? A quel punto come potremmo censurare quel cittadino che allo stesso modo smettesse di onorare il suo patto, omettendo di pagare le tasse? No no no, quel vigile se l’è inventata davvero troppo grossa… Io prenderei provvedimenti! Mi sento in dovere di dirglielo, perché la si fa passare per quello che spegne le luci pubbliche (pagate dal Comune) e lascia accese luminarie (pagate dai commercianti) e città del Natale (“pagata” dai turisti), costringendo i cittadini a usare le proprie auto (a combustibile pagato da loro stessi). In pratica il millantato risparmio energetico sarebbe solo un risparmio per le casse del Comune, a discapito del dispendio energetico globale e delle finanze private. Ci tengo a farle sapere che mi dissocio da questo modo di agire, che getta discredito su di lei in modo così incauto e indelicato. Mi auguro che le centraline smettano di prestare il fianco a simili buontemponi e che si possa tornare presto a stare “sotto le stelle in Piazza Grande” solo per i fuochi del 7 agosto. La saluto, caro Sindaco, con una frase piena di speranza: Aspettiamo che ritorni la luce, di sentire una voce, aspettiamo senza avere paura, domani“.

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